Si tratta di un percorso di riflessione costruttiva rispetto alle difficoltà, alle fatiche e ai problemi, sia nell’ambito delle relazioni con le persone beneficiarie degli interventi professionali, sia con riferimento al contesto generale, all’organizzazione e al gruppo di lavoro.
In tal senso l’attività di supervisione professionale, è svolta a livello individuale e di gruppo, mirando al conseguimento di molteplici obiettivi:
- rafforzare l’identità professionale individuale;
- elaborare i vissuti emotivi degli assistenti sociali e in generale degli operatori sociali;
- ristrutturare gli strumenti relazionali e comunicativi;
- ridimensionare la tendenza al fare e alla concretezza dei bisogni, sostenendo l’acquisizione o il consolidamento di competenze riflessive e autoriflessive;
- sostenere il desiderio e il bisogno di prospettive, nella direzione della valorizzazione delle competenze, anche di programmazione, della professione;
- dare spazio, attraverso l’esperienza di gruppo, alla riflessione condivisa;
- valorizzare, attraverso la possibilità di raccontarsi, le strategie adottate, le buone pratiche messe in atto, le capacità di problem solving utilizzate;
- orientare l’attività alla raccolta di dati e di stimoli, anche come base per future iniziative di sistematizzazione delle conoscenze e delle esperienze e ricerca.